Le capacità visive (acuità, stereopsi, sensibilità al contrasto e al colore)

Siamo abituati a pensare che vederci bene sia strettamente correlato al riuscire a leggere le lettere più piccole nei test visivi… ma la visione non é solo risoluzione!
Quante capacità visive abbiamo? vediamone alcune assieme:

  • acuità visiva
  • sensibilità al contrasto
  • sensibilità cromatica
  • visione notturna
  • stereopsi

Acuità visiva

È la prima a cui pensiamo e definisce quanti dettagli riusciamo a vedere.
La si verifica identificando forme (di solito delle lettere) ad una determinata distanza entro una determinata dimensione. Più piccole sono le forme che riusciamo ad identificare e maggiore sarà la risoluzione dell’immagine che il cervello sta percependo.

I test andrebbero fatti sia monocularmente che con entrambi gli occhi contemporaneamente.

Sensibilità al contrasto

É quella che ci permette di discernere le immagini nella nebbia o in altre situazioni in cui il contrasto delle immagini è ridotto.Ci sono differenti test per valutare la sensibilità al contrasto. I più semplici propongono lettere grandi (circa 3/10 dei test di acuità visiva) ma con poco contrasto. I caratteri rimangono grandi ma diventano grigi, sempre più chiari, riga dopo riga, fino a confondersi con lo sfondo. In presenza di opacità dei mezzi rifrattivi o alcune patologie questa sensibilità si riduce.

Sensibilità cromatica

È la capacità di distinguere le differenze dei colori ed è appannaggio delle cellule retiniche dette “coni”. Nella retina ne abbiamo di 3 tipi, ognuno dedicato alla percezione di specifiche d’onda. Rispettivamente Rosso Verde e Blu (RGB, come i televisori). La mancanza o la riduzione di uno o più di questi recettori da origine alle discromatopsie (comunemente chiamato daltonismo)

Visione notturna

Oltre ai coni abbiamo i bastoncelli. Questi fotorecettori sono molto più sensibili e reagiscono ad un ampio range di lunghezze d’onda. Non permettono di distinguere i colori ma si attivano con minime quantità di luce, permettendoci di vedere a sufficienza quando questa scarseggia. I test per controllarne la sensibilità sono simili a quelli per il contrasto ma lavorano con stimoli a bassa luminosità (simboli scuri su sfondo nero).

Stereopsi

È la capacità di vedere in 3D. Da non confondere con la percezione della prospettiva.

Prospettiva e parallasse ci possono dare l’illusione di percepire le tre dimensioni ma senza la stereopsi non saremmo in grado di distinguere un tunnel disegnato su un muro da un vero tunnel scavato nella roccia. Per funzionare necessita una buona funzionalità e coordinazione da parte di entrambi gli occhi, che forniranno al cervello due immagini leggermente diverse. La diplopia fisiologica così generata permetterà al cervello di distinguere le distanze indipendentemente dai fattori puramente prospettici.

Tutte queste abilità (ed altre) sommate ed elaborate dal cervello compongono la visione.
Possono essere valutate singolarmente e soppesate al fine di fornire dispositivi che permettano una visione che non sia solo nitida ma anche confortevole e funzionale alle nostre personali abitudini.